Dazi americani, mercati e politica: tra protezionismo e inchieste
Data pubblicazione: 14 aprile 2025
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Negli ultimi periodi, i dazi americani sono tornati al centro del dibattito economico globale, soprattutto con le misure introdotte dall’amministrazione Trump. L’obiettivo dichiarato? Proteggere l’industria nazionale, soprattutto nei settori manifatturiero e siderurgico, da quella che veniva definita “concorrenza sleale” di paesi come la Cina.
Pro e contro dei dazi
Tra i vantaggi, i dazi possono effettivamente favorire la produzione interna, salvaguardare posti di lavoro locali e riequilibrare deficit commerciali. Tuttavia, l’altra faccia della medaglia è più complessa: aumento dei costi per i consumatori, tensioni geopolitiche e una possibile spirale inflazionistica. Le aziende che importano componenti esteri si trovano spesso a dover alzare i prezzi o tagliare i margini, rallentando così l’economia interna.
La reazione dei mercati finanziari
Storicamente, l’annuncio di nuovi dazi ha generato volatilità: sell-off iniziali seguiti da rimbalzi selettivi. Nel 2018-2019, durante la cosiddetta “guerra dei dazi” USA-Cina, i mercati azionari registrarono forti oscillazioni, penalizzando soprattutto i settori tech e industriale. Tuttavia, nel medio periodo, Wall Street ha dimostrato una sorprendente resilienza, sostenuta dalla crescita interna e dalle politiche monetarie accomodanti. Sarà così anche questa volta ? Finora:
Volatilità in aumento: gli annunci di marzo hanno provocato un temporaneo calo nei mercati azionari, in particolare nel settore tech e automotive. Tuttavia, la discesa è stata contenuta da buone trimestrali e da politiche monetarie della Fed più accomodanti.
Materie prime e logistica: si è osservata una nuova pressione sui costi di produzione, specialmente per le aziende USA che dipendono da componentistica asiatica, mentre le aziende europee esportatrici verso gli USA temono nuove misure.
Dollaro forte: il ritorno ai dazi ha favorito un rafforzamento del dollaro come bene rifugio, ma ha complicato le esportazioni americane.
Perché tutto questo ?
- I dazi oggi non sono solo una leva economica, ma soprattutto una mossa politica:
- Parlano a un elettorato operaio e rurale, colpito dalla delocalizzazione e favorevole a politiche protezionistiche.
- Sono parte della strategia USA per contenere la Cina e spingere verso una nuova geopolitica economica più multipolare.
- Servono a rafforzare l’identità economica americana, in un contesto in cui il protezionismo è ormai un linguaggio trasversale tra partiti.
Perché la SEC indaga su Trump
Parallelamente al discorso economico, c'è un tema politico che si intreccia con la finanza: la SEC (Securities and Exchange Commission) sta indagando su Trump in relazione a possibili irregolarità nel processo di fusione tra la sua piattaforma social Truth Social e una SPAC (Special Purpose Acquisition Company). L’attenzione dell’autorità riguarda possibili violazioni alle norme sulla trasparenza e sulle comunicazioni al mercato, che se confermate, rappresenterebbero un serio rischio reputazionale e legale.
Concludendo
I dazi restano un’arma a doppio taglio: possono stimolare l’industria locale nel breve termine, ma rischiano di danneggiare la competitività e i mercati nel lungo periodo. Intanto, le vicende giudiziarie di Trump mostrano come la politica americana resti un elemento di instabilità anche sul fronte finanziario. In un mondo sempre più interconnesso, ogni decisione ha impatti trasversali — e gli investitori devono imparare a leggere tra le righe.
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