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A cosa serve il Consulente Finanziario ?

Data pubblicazione: 10 gennaio 2024

Autore: Andrea Renzoni

Immagine del profilo del consulente
Rappresentazione visiva dell'articolo: A cosa serve il Consulente Finanziario ?

Per noi in Fineco la consulenza si basa su 2 pilastri fondamentali: la tecnologia e la relazione.

Tecnologia: Fineco nasce digitale quindi noi in Fineco quasi «pensiamo» digitale e di conseguenza i nostri servizi si basano su questo presupposto.

L’altro pilastro è la relazione.

Elemento fondamentale, insieme alla trasparenza, poiché è la base per costituire quel rapporto fiduciario che deve esistere tra cliente e consulente.

Solamente se si crea fiducia ci sarà la possibilità per il consulente di capire a fondo le esigenze di chi ha di fronte e di conseguenza trovare le soluzioni finanziarie più adeguate

I consulenti sono sempre pronti ad ascoltare e hanno alcune competenze quasi da psicologo, nel senso che devono essere abili nel percepire tutti i segnali del cliente: espliciti e soprattutto impliciti.

Spesso, i risparmiatori non sono neanche consapevoli al 100% di cosa vogliono dai loro soldi: il consulente   aiuta innanzitutto a fermarci, a dedicare del tempo a noi stessi e ai nostri sogni e, poi, ...ci aiuta a realizzarli.

Per questo in Fineco il consulente finanziario di oggi veniva chiamato Personal Financial Advisor: perché è davvero qualcosa di molto personale.


Prima di vedere nel dettaglio come fa un consulente a pianificare insieme al cliente, è interessante sapere che, oggi in Italia, solo il 22% dei risparmiatori ha un piano finanziario per il proprio futuro; è un dato molto basso … forse perché noi italiani siamo ancorati a retaggi ormai superati (e credo che anche qui torni il tema della pensione, che non sarà più quella dei nostri genitori).

La percentuale è molto più alta in paesi come UK e USA, dove il sistema previdenziale è da sempre privato.

Fondamentale per capire l’utilità della consulenza finanziaria è porsi una domanda : «Perché risparmiamo?».

La prima risposta potrebbe essere «per avere più sicurezza» ed è certamente vero; è così vero che da un’indagine di un paio di anni fa a questa domanda «perché risparmia?» il 70 % degli intervistati ha risposto «non si sa mai» …. Che non è nient’altro che il bisogno di sicurezza

In modo un po’ più ampio, in realtà, possiamo dire che si risparmia per avere le risorse necessarie a far fronte alle proprie esigenze, per realizzare i propri obiettivi.

 Obiettivi di vita che (come abbiamo già visto in apertura) possono essere i più svariati: la casa, l’istruzione dei figli, la pensione….

Il passaggio successivo sta nel rendersi conto che per soddisfare queste esigenze quasi sempre non basta risparmiare ma bisogna «prendersi cura dei propri risparmi». Tradotto: pianificare. 

Ed eccoci dunque alla famosa Pianificazione Finanziaria e al ruolo della consulenza.

Ed ecco il percorso della pianificazione finanziaria:

Si parte col trasformare le esigenze in obiettivi finanziari, quantificando l’entità delle esigenze di ciascuno e stabilendo un chiaro ordine di priorità.


 A questo punto, grazie a un quadro completo della situazione familiare, lavorativa, finanziaria e delle aspettative del cliente, il consulente identifica con il cliente orizzonte temporale e profilo di rischio.


Partiamo da quest’ultimo …Attenzione, è importantissimo identificare il profilo di rischio REALE, che non varia a seconda delle contingenze.

Mi spiego meglio: se 5 mesi fa abbiamo dichiarato al nostro consulente che avevamo un profilo di rischio dinamico ed eravamo pronti a rischiare un certo ammontare del nostro patrimonio, questo deve essere valido anche oggi con l’attuale crisi…

Altrettanto importante è definire l’orizzonte temporale, con la consapevolezza che più è ampio e più permette di guardare al futuro con serenità, in quanto i mercati hanno una tendenza naturale a crescere nel tempo.

E questo è senz’altro uno dei segreti per superare i momenti di mercato avversi senza cadere nella tentazione di cambiare la «rotta» e quindi disinvestire, concretizzando le perdite nel momento peggiore e perdendosi anche i «rimbalzi di mercato»

Bene, eccoci ora al secondo passaggio: è la scelta degli strumenti.

In Fineco c’è vasta scelta e soprattutto qualità, siamo famosi per la nostra piattaforma aperta … abbiamo il mondo a disposizione.

A seconda delle esigenze potremo orientarci su soluzioni di tipo differente, anche combinandole tra loro.   Ma davanti ad una scelta così ampia, c’è anche il rischio di rimanere disorientati. Ed è qui che viene in aiuto il consulente finanziario con tutta la sua esperienza e competenza.

Per ogni concreto bisogno andrà a costruire un investimento in linea con lo specifico obiettivo finanziario.

È chiaro che non esiste un prodotto adatto a tutti nella stessa misura e non esiste uno strumento finanziario definitivamente migliore degli altri in tutte le fasi di mercato. Qualsiasi strumento, o mix di strumenti, è come un abito sartoriale: calzerà a pennello solo sul cliente per cui è stato realizzato.

E dovrà rimanere su misura…anche con il passare del TEMPO, che è un fattore importantissimo.

I mercati si muovono continuamente e anche le situazioni personali possono mutare più o meno repentinamente nel tempo.

Il consulente Fineco tiene tutto sotto costante monitoraggio attraverso la tecnologia e team dedicati di specialisti e, qualora si renda necessario, può eventualmente intervenire insieme al cliente per «riadattare» l’investimento.

Tutto questo percorso è corredato da una RENDICONTAZIONE puntuale e precisa, perché siano sempre sotto controllo tutti gli aspetti dell’investimento.

Un supporto indispensabile affinché il consulente insieme al cliente possa analizzare, commentare e in alcuni casi spiegare cosa stia succedendo, in modo che la rotta tracciata sia sempre chiara e condivisa.

Il Consulente Finanziario

è il timoniere dei vostri investimenti.

Voi tracciate la rotta, sulla base dei vostri obiettivi, e avete l’ultima parola sui vostri risparmi.

Lui è l’esperto navigatore che pilota il vostro patrimonio nel grande mare delle opportunità finanziarie, … soprattutto quando il mare è agitato.

È l’unico operatore del settore autorizzato ad incontrare i risparmiatori e a offrire strumenti finanziari e servizi di investimento al di fuori della sede di una Banca;

È iscritto ad un Albo e deve rispettare un severo codice deontologico;

È un professionista che deve per legge essere preparato e aggiornarsi ogni anno con numerose ore di formazione obbligatoria a cui si aggiunge la continua formazione specialistica Fineco.

… E la diagnosi come tutti gli altri passaggi della pianificazione, potete farlo in qualsiasi momento.

Di persona, in uno degli oltre 400 Fineco Center in Italia, ma anche a distanza.

Da sempre in Fineco la tecnologia ha supportato e semplificato tutti i processi: dall’apertura del conto corrente, all’accesso dello stesso tramite impronta digitale, dall’interazione con il consulente tramite la navigazione condivisa, fino ad arrivare alla pianificazione finanziaria e a poter accettare le proposte di investimento personalizzate tramite un semplice click sul PC o anche solo sullo smartphone.

Un impianto che ha dimostrato tutta la propria valenza anche, ahimè, nei contesti particolari ad esempio durante il lockdown, nel quale i consulenti Fineco hanno potuto ancora una volta fare la differenza ed essere vicini al cliente in un momento così particolare.

Bene abbiamo terminato questo viaggio nel mondo della consulenza.

Siamo partiti nel definire il perimetro d’azione e il metodo della pianificazione finanziaria; abbiamo proseguito nella ricostruzione dell’identikit del Consulente finanziario in Fineco e abbiamo evidenziato soprattutto l’importanza della «relazione» e della «tecnologia”

Ora basta riflettere sulle domande già affrontate in questo post … e cioè…   :

«sto solamente accumulando o sto anche gestendo il mio denaro ?»

«i miei attuali investimenti sono adeguati ai miei obiettivi?»


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